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Showing posts from December, 2024

Lothario "Hogtied", 2024-Under The Gun

Ascoltalo Con cosa si fa un bel disco Rock N Roll? Con niente, è questo il punto, perché con niente si può fare di tutto. Con un bel basso tirato, due note di chitarra e una voce superba, i Lothario fregano tutti sul rush finale e mandano in tilt  le classifiche di fine anno. Ora, per affermare questo non è che abbia proprio delle gran motivazioni: ascolto attento e ripetuto, picchi personali d'entusiasmo a fronte di certe soluzioni in fase di arrangiamento che ne premiano, se non la capacità compositiva, senz' altro le loro doti artistiche volte ad un minimalismo non molto comune in ambienti fatti di accordi pieni e fragore. È proprio l' assenza di fragore che li distingue, li eleva e li rende un esperimento raro se non unico, come riescano, cioè, a imporsi come formazione di vero Rock N Roll viscerale e sensuale, senza utilizzare di rado accordi in power chord e armonie blues ma ricorrendo, spesso e volentieri, all' arma scheletrica ed essenziale del Post Punk di Devo...

Monkey Cat "Psychotic Wonderland", 2024-Area Pirata

  Ascoltalo Se prendi il Proto Punk, quel fantastico momento tra il 1966 del Garage Rock e l' infinito, e lo tieni abbastanza a bada da fargli accettare di essere messo nella stessa gabbia coi vezzi di un synth che se ne va a spasso fra le ere geologiche del Post Punk, del Kraut e di tanta altra roba elettronica, alla fine che cosa ottieni? Verrebbe da pensare ad un minestrone senza capo né coda ma, in realtà, se si considera il semplice fatto che il Garage Rock è la base indiscutibile per ogni movimento underground ad esso successivo, allora ci si renderà conto che tutto è possibile, qualsiasi commistione sotto la sua egida può essere, se uno si impegna, un buon lavoro, fresco e stimolante. I Monkey Cat ci si sono impegnati e questo disco ne è la prova.  Ma dov'è nascosta la genialità di un disco così? La risposta è che nascosta non è per niente: il synth, anche ad un ascolto distratto, risulta subito essere lo strumento più in risalto dell' intero insieme; la sua prevalen...

Avverto la necessità di dire la mia

 Avverto la necessità, certo, di dire la mia riguardo il caso Tony Effe e il concerto romano di capodanno e ci mancherebbe pure altro. Quindi anzi tutto Confesso di avere poca familiarità con il fenomeno Tony Effe, anzi: confesso di averlo scoperto solo adesso. Confesso anche di avere poca familiarità con il concetto di Capodanno in generale e, acuendo l' affondo, confesso di avere punta familiarità col concerto di Capodanno che in genere non guardo perché di solito propone robe con cui non ho familiarità e, se non c' è familiarità, segno che un motivo ci dev'essere per forza... IL MOTIVO Il motivo dell' esclusione (forse si? Forse no? Forse boh? Forse vaffanculo) di Tony Effe dal concerto di Capodanno sarebbe da ricondursi al fatto che, in molti dei suoi testi, parli di droga e usi spesso la parola TROIA e non riferendosi alla femmina del suino, meglio conosciuta come scrofa, ma proprio alle donne. Molto giusto parrebbe quindi lasciarlo a casa a frignare sul diritto di...

HRTBRKR/Pheromones "Split dell' amicizia",2024

Ascoltalo "Split dell' amicizia" Già sentita questa formula e, accidenti a me e a tutta la mia spocchia, quanto l' ho sempre odiata. Eppure se funziona vuol dire che va bene. Ovviamente va considerato il caso specifico, e questo split è un caso eccezionale: "le grandi menti ragionano allo stesso modo"  Non so se ci sia qualche genio negli HRTBRKR e nei Pheromones ma sta di fatto che, in entrambi i casi, il lavoro di insieme funziona e pure alla grande;  da ambo le parti c'è la volontà di scrivere grandi canzoni usufruendo di linguaggi propri al sottosuolo musicale dei decenni passati con lo spirito, ma soprattutto il tiro, Punk Rock a fare da collante. Per gli HRTBRKR si traduce in fraseggi surf non esenti da impressioni malinconiche, un incedere imponente e prepotente ma che finisce sempre per arrivare con dolcezza, certo mai melensa, all' orecchio di chi ascolta. Piccole poesie di provincia per chi ha ancora cuore per capirle. Per i Pheromones la b...

Klasse Kriminale "Belin! Dei pazzi",2024-Flamingo

Non hai bisogno di ascoltarlo, compralo e basta  Chi fa la storia di un genere la fa perché quel genere lo conosce e lo conosce perché, prima di farne la storia, lo ha percorso, lo ha vissuto, tra case occupate, concerti improvvisati e sbronze. Poi ha messo su un gruppo, magari ispirato da un altro gruppo che nemmeno ha registrato nulla durante lo schizzo di tempo in cui è esistito e questo gruppo, magari, è diventato un punto di riferimento per chi segue un genere ed incarna le sue caratteristiche anche, e soprattutto, nella vita di tutti i giorni; succede quindi che quel gruppo, forte della sua ampiamente meritata credibilità ed autorevolezza, decida di rendere tributo all' ambiente, alle persone, ai luoghi, che hanno fatto si che quel gruppo potesse prender vita. Poco importa se quella scena, primitiva e feroce, abbia registrato poco o niente, l' importante è la volontà di ricucire i lembi sparsi di una storia che, altrimenti, continuerebbe a rimanere sepolta nella memoria d...

Benzin "Treibjagd", 2024

Ascoltalo Non so in verità come sia potuto succedere. Credo di aver ascoltato la demo di questo gruppo berlinese qualche tempo fa, ma non l' ho presa mai seriamente in considerazione. Quando è uscito il disco, pochi giorni prima del più recente Bandcamp Friday, sono andato ad ascoltarlo come se, per me, il loro nome e la loro musica fossero delle complete novità e mi sono accorto invece che la loro demo era già nella mia lista dei desideri: la copertina ce l' avevo presente, carina nel suo minimalismo un po' naif e un po' no, ma non mi ricordavo di averli ascoltati. "Saranno uno di quei gruppi Hardcore Punk a tutta dritta, tante urla e, in fin dei conti, poche cose da dire" mi son detto tronfio come un pavone; schiaccio play e, dopo pochi secondi, mi rendo conto di quanto, forse troppo spesso, io sia capace di stronzate epiche e disattenzioni fatali: i Benzin sono una bomba. Una chitarra che mi ricorda non poco l' East Bay Ray dei bei tempi andati, quelli ...

Time Bomb/Hellnation Special

Descrivere chi fa le cose per passione e con passione nel mondo del merito, del calcolo e dove si divide qualsiasi categoria per vincitori e per vinti, può essere pure un atto privo di significato: parlare a chi non ti vuole ascoltare, rispondere a chi pensa già di avere una risposta migliore della tua, porre domande a chi di dubbi non ne ha (non ne ha perché è malato di certezze, ma le certezze ti ammazzano mentre il dubbio ti salva sempre). Un atto che, nella consapevolezza di essere minoranza se non addirittura solitudine tra miliardi di solitudini, può sembrare inutile. Ma dal momento che, dopo l' ascolto di certi dischi, si sente il bisogno di condividerli, parlarne, descriverli, forse quel senso d' inutilità scompare e lo si fa lo stesso, perché, come tu senti il bisogno di parlarne, c' è chi questi suoni  li ha composti, li ha organizzati in armonie e ritmi coerenti, ha preso le sue preoccupazioni, i suoi fantasmi, li ha messi nero su bianco e ne ha fatto dei testi d...

Lac of Observation "A Waterfruit/Stormy Costs of Tibet",2024-Hvegelmir

Ascoltalo Ora, non è che proprio io voglia stendere un tappeto di ossequi per chi, isolato dal resto del volgo, si produce in suite affascinanti, solitarie e sognanti, però a me Lac of Observation fa pensare inequivocabilmente ai Beatles e, in maniera ancora più inequivocabile, e volendo andare ancor più nello specifico, a Paul McCartney; questo perché semplicemente con un loop di chitarra, ostinato e quasi incolore, ti tira fuori due pezzi psichedelici, certo, ma anche incredibilmente pop e quindi orecchiabilissimi, la sapienza, cioè, che sta tutta nel prendere soluzioni nate per un linguaggio di nicchia e tradurle in canzoni che potrebbero intrattenere anche un ascoltatore occasionale e piuttosto distratto, uno che è in cerca, insomma, più di sottofondi che di contenuti. Bene chiarire che questo è un merito e non il contrario: gestire pratiche ostiche e renderle agilmente fruibili son cose non da tutti i giorni. Magari non saremo di fronte a una Yesterday o ad una Hey Jude, ma accide...

The Unfit "Disconnettend",2024

Ascoltalo Gli Unfit, da Seattle, hanno fatto uscire un LP nel 2020, introvabile a meno che non ve lo vogliate far inviare dagli Stati Uniti (e tra dogana e dazi, si sa, son già da un bel po' amari cazzi), un EP nel 2023 che invece lo si trova bene poiché è uscito solo in formato digitale, e poi questo nuovo EP nell' anno corrente che mantiene solida la fiducia in questa gruppo e che promette di fare la stessa fine del disco del 2020... vabbè, 'sti cazzi, per non saper né leggere e, come è qui evidente, nemmanco scrivere mi sono preso tutto il loro repertorio in formato file dal loro Bandcamp, felicissimo per il fatto che di qui in avanti sarò informatissimo sui loro sortitoni da qui fino alla fine del mondo (che dovrebbe essere tra non molto, a quanto pare). Gruppo, questi Unfit, la cui provenienza dice molto: sono di Seattle e, son pronto a scommettere, paiono essere cresciuti acculturandosi ai concerti dei Mudhoney e di tutti i loro progetti parelleli (i Thrown-Ups, su tu...