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Showing posts from February, 2025

Yorchh "Sòlo me falta un plan", 2025-Flexi Discos

Ascoltalo Suona l' orchestra suona un solo strumento  che potrebbe essere uno  oppure millemila ma puoi non accorgertene  ed andare a dritta e spaccarti contro gli scogli di una vita di merda La musica non muore. Può morire lo spirito che spinge a farla, ma la musica rimane; finché ci saranno persone che continueranno a produrre la loro musica ad ogni costo, anche con mezzi scarsi ed insufficienti, la musica non può morire.  Ascolto Yorchh e mi innamorò sempre di più di quello che per me è il significato ed il significante che stanno alla base del fare musica di frontiera, autoprodotta, con impeto da artigiano: se non suono scompaio anche dallo specchio. Nell' ascoltare questo nuovo disco di Yorchh il sentimento ne esce pure rafforzato in convinzione ed intento: con pochi mezzi riesce a creare un insieme di difficile collocazione, una roba che, certo ha riferimenti e basi solide, ma che si proietta verso un altrove che, all' ascolto, sembra indecifrabile. L' impianto...

Bubca Records Special 2

Il problema di questi tempi è la fuffa. Fuffa ovunque. Se si pensa a quante produzioni leccate e laccate apposta per gli allocchi escano ogni giorno, da ogni dove, ci sarebbe da rabbrividire per tutta la plastica prodotta a caso in quantità industriali a fronte di una situazione climatica sempre più allarmante. Se poi si aggiunge che molta di questa fuffa plastificata finisce, nonostante gli sforzi imbarazzanti di chi la produce, inascoltata ed ignorata, dispersa tra gli scaffali immaginari di piattaforme per l' ascolto, ci sarebbe da chiudersi in casa, farsi togliere la corrente e non uscire mai più. Quel che si è perso lungo la strada è la volontà di sfida, prendere l' ascoltatore e turbarlo con suoni ameni, soluzioni sospese tra il naif ed il violento, mixaggi non pervenuti e registrazioni da adesso o mai più. L' unico sentimento rimastoci è il consumo, che non è neanche un sentimento ma una monomania, e lo perpetriamo svilendo ogni forma d'arte  "Voglio che qua...

Dax Riggs "7 Songs For Spiders"

Ascoltalo  Avete presente quando un disco vi piace tantissimo e non vorreste fare altro che condividerlo con tutti ma, un po' prima di iniziare a farlo, vi rendete conto che non sapete esattamente perché vi piace? Dax Riggs ha suonato negli Acid Bath, eroi dello Sludge e del Doom e dei quali, va detto, non so e non ho mai ascoltato niente, quindi, il va sans dire, non saprei che dirvi. Ha anche suonato nei Deadboy and the Elephantmen dei quali dovrei sapervi dire qualcosa, poiché facevano Folk Punk, ma, agli effetti, è la prima volta che li sento nominare e quindi mi taccio in merito per evitare figure di merda. Le uniche due cose che mi paiono ovvie, alla luce di quanto appena esposto, è come Dax sia capace di maneggiare vari linguaggi, volendo anche antitetici fra loro, per scrivere canzoni piuttosto stimolanti e suggestive e di come io, infine, sia capace di impressionarmi di qualcosa senza capirci un minimo cazzo sindacale. Qui si viaggia piuttosto sereni e disperati tra suoni ...

Wallplant "Fall Together",2025

  Ascoltalo Sarebbe opportuno per chiunque, dopo una giornata di pioggia, lavoro e file, insomma una classica giornata di merda, tornare a casa e mettersi a scrivere canzoni; così, come ti vengono. Oppure scrivere, disegnare, modellare, insomma, trovare un sistema per immaginarsi diversi senza ricorrere a rimedi placebo che rimandano solo il momento più brutto della giornata: il dialogo con se stessi per farci i conti. Molto meglio, appunto, darsi con il semplice obbiettivo, in un modo o in un altro, di raccontarsi. Anche se fuori continuerà a piovere, il sole sarà spuntato lo stesso, i fiori sbocceranno e ci specchieremo nelle pozzanghere senza sentire il bisogno di sputarci. La routine ha un solo proposito: farti sentire uno zero, una nullità, uno che ha già consumato le sue migliori opportunità anche se, a dire il vero, la vita comune non è fatta di opportunità ma solo di obblighi, orari e gabbie preordinate. I Wallplant prendono il logorio di un attimo e ne fanno una canzone, p...

Sniz Banquette "More Blood", 2025

  Ascoltalo Suona nella stanza accanto. Il suono è ovattato, distante, più ti ci avvicini con le orecchie e più che questo si allontana. Più ti ci avvicini con empatia e più che ti si avvicina. Se ne era già venuto fuori con un Ep straordinario, mr. Sniz Banquette, nel 2022; a suo tempo mi aveva deliziato ed, essendo oramai nel 2025, mi ero quasi arreso all' idea che il progetto fosse stato abbandonato. E invece no, come uno schiaffo ferroguantato nel bel mezzo di una conversazione noiosa, il nostro ritorna e i tre anni appena trascorsi non sembrano più passibili di condanna perentoria alla catena del cesso: non ne siamo usciti migliori, il mondo è sempre una chiavica (o lo è ancora di più), ma una certa filosofia ha resistito e gode di una saluta ferrea. Fateci caso: durante la pandemia, i coprifuoco, le zone rosse, gialle e arancioni, il DIY, nella sua componente più casalinga e casereccia, non ha mai dimostrato un cedimento che sia uno ma, anzi, ha come creato una sua epopea all...

Zist "Noianoiser", 2025-Cruel Records/Hvergelmir

Ascoltalo Seduti ad un tavolino qualsiasi nello spazio esterno di un qualsiasi bar al centro di un qualsiasi universo, persi in chiacchiere amabili. Dalle auto in corsa escono suoni familiari: Black Candy dei Beat Happening, White Light White Heat dei Velvet, Songs the Lord Taught Us dei Cramps, Tangle dei Thinking Fellers Union... Zist, con un buon eloquio parla del Pasto Nudo di Burroughs, Salò di Pasolini e, data la situazione, sembra tutto nella norma: alla fine siamo persone qualunque sedute ad un qualunque bar di un qualunque universo. Zist canta e suona l' assoluto e l' inconcepibile e lo fa sembrare pop, con tocco da maestro lo gestisce e lo rende comprensibile, persino sopportabile. Con timbro grave descrive geometrie non euclidee, risveglio di grandi antichi, gioca al cantautorato come si gioca al massacro tra bimbi di tre anni muniti di coltelli a serramanico. Eppure ci si rilassa durante l' ascolto e si vorrebbe, anzi, che tutto questo durasse all' infinito....

Mario Bianchi "Pinerolo 1984", 2025-Bubca

  Ascoltalo La Bubca ritrova una cassetta sepolta chissà dove da chissà chi che contiene chissà che cosa; la ascolta, si entusiasma, cerca di contattare l' autore per una ristampa casereccia ma fallisce. A questo punto la circostanza imporrebbe di relegare il ritrovamento nell' archivio dei propri piaceri domestici, però anche col cazzo...la musica è condivisione di passioni, la continua ricerca di piccole perle dimenticate per poterle far circolare nella propria sfera e creare nuovi contatti costruiti su affinità elettive. La Bubca quindi ci restituisce un piccolo, ma enorme, pezzo di Underground italiano, Synth Wave in odore di primo Industriale e fortemente masticabile anche da un pubblico non molto uso a tali sonorità. Una suite divisa in 7 movimenti che vuole, sin dai titoli delle singole parti, coinvolgere il mondo intero per parlare del mondo intero: rimanendo strumentale pare cercare un linguaggio universale. Dato il genere, data la prevalenza di Synth e Drumachine, olt...

Waylon Thornton "Screwballs Hip Folly", 2025

Ascoltalo  Certo dev'essere arduo mestiere quello di scrivere di musica e scordarsi della musica. Perdersi fra le frasi fatte, le formule rodate che si risolvono in parole sentite mille volte da altri è che, in una sorta di vocabolario unanimamente condiviso , indicano ad un ascoltatore annoiato le caratteristiche di un disco fatto da persone annoiate, con canzoni annoiate, testi annoiati, e scorregge silenziose e traditrici. Che peccato che la musica sia divenuta infine solo un rito fatto di routine, dove si recensiscono dischi così come si timbrano i cartellini. Ma allora, perché scrivere ancora di musica? Non era come ballare di architettura?  Perché ci sono persone come Waylon Thornton che fanno dischi come questo, intrisi di sana passione, voglia di guardare oltre, di non ridursi ad una categoria, di reinventarsi e tutto senza interessi, senza mire e pretese Senza la necessità di diventare 'sto cazzo, fare qualcosa per la notorietà, firmare autografi, farsi selfie, esibir...