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No Strange "Chiedilo a te stesso", 2024-Area Pirata

  Ascoltalo I No Strange dicono"chiedilo a te stesso" e io me lo chiedo e mi rispondo che una volta, non molto tempo fa, volevo picchiare un tizio, ma fortissimo eh, roba da pronto soccorso con codice rosso nella migliore delle ipotesi. Mi informai anche su dove stava di casa e un sabato mattina ci passai anche davanti, giusto per capire com'era l' urbanistica e studiare un piano per sorprenderlo e vendicarmi. Finii però, come suggeriscono appunto i No Strange, col chiedere a me stesso se ne valeva davvero la pena: la risposta fu no, non valeva la pena darsi tanto disturbo per un idiota; mi sarei preso una denuncia, avrei deluso le persone che mi vogliono bene e poi, parliamoci chiaro, l' odio era tanto, si, ma l' odio ti logora molto più del dover sopportare le uscite infami e viscide di uno che, più che un essere umano, pare un verme. Vale la pena smettere di essere una persona per uno che non lo è mai stato? Se lo avessi picchiato sarei diventato come lui e

L' esperimento del dottor K "Magia nera",2024-Flamingo

  Ascoltalo Il Rock N Roll, morto che sia, incapace di parlare ai giovani per come lo si decanti di recente, declassato a feticcio di un culto passatista dalla bocca di sedicenti intenditori auto proclamatisi sociologi, deve parlare male, deve parlare del male, deve inseguire il male fino ad esserne incarnazione. Per fare questo deve assumere linguaggi ed immaginari, convertirli al proprio gusto e uso e farne musica. Questo è quello che fanno il Dottor K e il suo Esperimento. Il genere cinematografico horror, se ben fatto, è sempre stato in grado di rappresentare in forma allegorica il male di una società, esporlo esasperandolo, spingerlo oltre ogni soglia consentita...che male ci sarebbe quindi se un gruppo di Genova decide di incanalarsi in quella tradizione di gruppi Rock N Roll, dai Misfits passando per i Cramps, gli Spits e gli Hex Dispensers (senza dimenticare Screaming Lord Sutch, Arthur Brown, Hasil Adkins, Screaming Jay Hawkins e Alice Cooper) e incarnare il male, il declino,

Straw Man Army "Earthworks", 2024-D4MT Lab Sinc./La Vida es un Mus

Ascoltalo   Sempre un' atmosfera cupa a gravare su un insieme di strumenti scarni, dai suoni risicati fino all' osso; il tutto che, più che tutto, diventa l' essenziale e, cioè, solo quello di cui si ha veramente bisogno. Eppure la sensazione, al termine dell' ascolto, che tutto sia stato sviscerato, cantato e suonato, arriva senza mai dar vita ad un dubbio che sia uno. Gli Straw Man Army stanno dalla parte giusta e, consapevoli o meno, ci portano anche te. L' idea che si sta ascoltando un qualcosa che, in fin dei conti, vuole unire e mai dividere è qui ben presente e radicata.  Gli SMA sono il suono e la voce di un' America ormai fatta larga minoranza e che non si arrende di fronte alle vittorie a man bassa di infimi vincitori, gente che cavalca le insicurezze e le paure di popoli smarriti nella storia contemporanea per toccare con mano il vessillo di un potere vuoto ma che si vorrebbe senza controllo, dipendente dal solo capriccio di chi lo detiene. Gli SMA co

Gonk "Gonk LP", 2024

Ascoltalo  I Gonk fan roba buona, sempre detto io che era gente che ci sa fare. Finalmente arrivano all' LP d'esordio dopo una marea di cassette e split e concerti nei sottoscala. Non deludono più che altro perché il minutaggio più generoso (anziché i soliti tre pezzi  in cinque minuti, sono dieci in appena venti; praticamente un disco Prog...) non ne sminuisce per niente l' inventiva ed il gusto per un Lo-Fi che, in prima istanza, è un mezzo ed uno strumento concreto per la loro creatività:  -acuisce il lato spiccatamente artigianale dei loro pezzi -dona il giusto livello di intimità che il loro Punk Rock richiede come necessaria cornice -abbatte la parete ideale tra loro e chi ascolta: pare quasi che ti stiano suonando davanti mentre sei seduto in camera da letto È uno spirito e non una posa, quindi, quella che domina a mani basse e proprio da questo i Gonk si lasciano condurre. Maturati nell' Egg Punk, fieri rappresentanti dell' Egg Punk e innovatori dell' Eg

Waylon Thornton Special

 Difficile dire se uno è un genio mentre la sua attività artistica è sempre in corso d'opera, ma sta di fatto che se si da un occhio, ma soprattutto entrambi gli orecchi, alla produzione di Waylon Thornton non si può non far caso a come la quantità corrisponda alla qualità; in uno spazio di pressappoco tre anni il nostro ha riversato sulla rete una marea di Ep a suo nome, ha dato vita allo spigliatissimo duo Garage Punk Thee Sick Bubbles e adesso anche ad un altro duo, sempre spigliatissimo, i Girl Fit, stavolta più sulla scia di certe esperienze Riot Grrl nate verso la fine del secolo scorso.  Data la frequenza piuttosto notevole con le quali immette nella rete le sue sortite, mi è sfuggito di recensire il suo ultimo, bellissimo, Ep, colgo quindi l' occasione dell' uscita di altri due progetti a lui correlati per dedicargli una recensione su tutte e tre le cassette in questione, per sottolineare la bravura, la versatilità e il buon gusto del valido Waylon  Waylon come Auto

Soup Activists "Ambrosia and Linens",2024

  Ascoltalo Io non dico che uno debba essere un genio, perché un genio è quasi un titolo inventato, però avere un bel cervello, sicuro, aiuta. Martin Myers era il cantante dei Lumpy and the Dumpers, la mente dietro la Lumpy Records e la persona che ha dato una primigenia spinta al movimento Egg Punk. Oramai sciolti i Dumpers, e chiusa la Lumpy Records, Martin Myers si è di nuovo messo a fare la cosa che gli riesce meglio e cioè un po' il cazzo che gli pare: da il via ad una nuova etichetta di sole musicassette () che poco ha a che fare con l' Egg Punk e fonda un nuovo gruppo, questi Soup Activists, che con l' Egg Punk hanno a che fare forse anche  meno se non per un discorso fatto di radici storiche musicali del genere che ha contribuito a creare, sia per stile ed approccio alla materia sonora che nella filosofia attuata per gestirla. I Soup Activists di fatto scavano nel sottosuolo anni '80 inglese di The Times, Television Personalities, Nikki Sudden e i suoi Swell Map

Chenchi "Chenchi",2024-Bubca

  Ascoltalo Una chitarra acustica risuona potente, prepotente, romantica, sentita come se le corde fossero quelle del proprio umore e non dello strumento; ed è una chitarra acustica... La capacità di invenzione di Chenchy è impressionante: si getta in Blues anfetaminici alla Joe Spencer, composizioni introspettive e bizzarrie imbizzarrite e non si rilassa mai, esprimendosi in un inglese inventato che, più che ad Adriano Celentano, fa pensare al gramlo di Dario Fo.  È proprio la ricerca di un linguaggio alieno, sia lessicale che musicale, che contraddistingue e segna la cifra di questo disco che, sorprendentemente, è solo per chitarra e voce ma che esprime una potenza ed una rabbia sonora al di là di ogni possibile limite; la bravura di Chenchy è proprio quella di possedere una pennata potente e precisa ed un ugola ben calibrata. Stupisce e sorprende, di fatto, come sia riuscito a fare un disco di così forte impatto con così poco.  La registrazione, ovviamente, è poverissima: si riesce