AA.VV. "Cruel Compilation #1",2024-Cruel Records

Ascoltalo

 Parliamoci chiaro e senza troppi giri di parole: con le recenti elezioni americane abbiamo capito in forma definitiva che la sinistra non esiste davvero più: persa e dispersa, svuotata di vocaboli , pratiche e linguaggio, smarrita nella sua impotenza fattuale nel riuscire ad esercitare una qualsivoglia influenza o semplice presa sul reale, la sinistra non riesce neanche più a capire cosa è di sinistra e cosa no.

Cosa fare a questo punto? Non lo so a dire il vero, ma compilation come questa mi fanno capire che la direzione da seguire è quella dell' aggregazione, del confronto e dello scambio, cercando sempre di restare fuori, per quanto possibile, dagli schemi preordinati da un mondo sempre più incanalato in dialettiche e pratiche di destra.

All' interno di compilation come queste si coagulano linguaggio ed espressioni distanti fra loro, dal rockabilly al chamber pop, dal Post Punk al cantautorato da osteria, ma che messe insieme in questo modo (ottima la scelta della disposizione dei brani, riesce a creare un manto sonoro nell' insieme che, nella sua eterogeneità, scrive un racconto coerente e denso di argomenti) creano come un senso di coerenza per scelte nel metodo di registrazione, tematiche trattate e volontà artistiche. Qui dentro nessuno vuole suonare banale, canticchiabile già dal primo ascolto, ma semmai la volontà è quella di catturare l'attenzione ponendosi a confronto con le idee di chi ascolta. 

Mentre i brani scorrono visualizzo pezzi della mia vita, mi chiedo come mai una persona geograficamente distante da me sia riuscita a suscitarle in me e comprendo, come per magia, che c'è per forza un modo di vedere e percepire il mondo che è comune e, da quello, mi si impone di ripartire per creare comunità e tornare ad essere, esprimersi e relazionarsi da membro dell' Underground (un' Interzona Burroghsiana dove, in preda a suggestioni lisergiche e psichedeliche, creiamo un mondo nuovo stendendo la penna sul calco delle nostre visioni)

Mi piace pensare che compilation come questa abbiano, alla base, le stesse motivazioni di Ortica Xoundz: non inseguire consenso mettere insieme chi del consenso se ne sbatte e mette avanti a tutto solo i suoi ideali.

La sinistra ha perso, nel linguaggio, nei gesti, negli argomenti ma noi non siamo ancora perduti.

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