Hare "Apropos Of Nothing", 2024-Cruel records
È il funerale nella tua testa
della tua testa
qui
che riecheggia e rimbomba
si esprime in mille varietà di grigio
non sono note quelle che senti
non sono strumenti
è il vento
le balle di fieno che si rincorrono tra i campi
aridi ed incolti
e tu piangi
Son toscani come me, ma non so esattamente da dove, ma vien da pensare ad una Toscana sepolta, dimenticata, leggendaria come Atlantide, il Colosso di Rodi, la torre di Babele. Un luogo disperso tra la campagna, le colline e le rovine di una civiltà antica e dimenticata.
La musica è Drone, Noise, Psichedelica fino a divenire droga, ti avvolge, ti ammanta e poi ti fa sparire
Inutile ricordarsi di se stessi durante l'ascolto, la miglior soluzione è camminare e camminare, fino a vedersi sparire, controllare il proprio riflesso in uno specchio d'acqua e scoprire che questo è andato perso e, alla fine, accorgersi che non c'è più niente da doversi ricordare. Essere liberi.
Dalla neonata (questa è la seconda uscita) Cruel Records di Livorno, il supporto necessario per un disco che, com' è giusto che sia, va ricercato, scovato tra le pieghe del tempo e, una volta acquisito, studiato, più che ascoltato, sentito a livello empatico, più che mandato a memoria per esser ricantato: qui non c' è niente da cantare, e non perché sia strumentale (cosa che di fatto non è), ma solo che più che un normale disco è una sensazione da provare.
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