Carnival of Fools "Complete Discography 1989-1993", 2024-Area Pirata

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Sarebbe molto più semplice scrivere due cazzate in croce, tirare in ballo i Birthday Party e portarla a casa come un infame. Sarebbe molto più semplice, ma stiamo parlando di musica e, quindi, di semplice non c' è proprio niente. E di fare l' infame proprio non è il caso.

Dei Birthday Party i Carnival of Fools riprendevano un' aria maudit e un piglio da whiskey e cazzotti presi in pieno grugno, ma il loro discorso era già più in cerca di vocaboli più autoriali e meno Post Punk.

Iniziano a pubblicare a fine ubriacatura da New Wave anni '80, più precisamente 1989, e quello che viene fuori è un gruppo che in realtà non vuole neanche più essere Wave o la versione italiana di qualcun altro, ma semplicemente se stesso. Certamente il clima di ogni canzone richiama a un che di Blues destrutturato e asservito a una chiave interpretativa più rassegnata che decadente, ad un andamento che, come nei Birthday Party, è inquieto ma di un' inquietudine più sconfitta che molesta e perversa.

Eravamo a Milano, e iniziava a smettere di essere la Milano da bere e iniziava a delinearsi più una Milano da scontare come se fosse stata una condanna. Finivano i lustrini, i sorrisi bianchi, puliti e scintillanti; iniziava il crollo di un impero. Tutto sarebbe cambiato nel tentativo di rimanere uguale, ma tutto cambiò per non essere più come prima. Era davvero finita la sbornia di benessere e ricchezza creata sul debito pubblico e in queste note i Carnival of Fools parevano esserne pienamente coscienti. Man mano che ci si avvicina alla fine di tutti e due i CD antologici pare quasi che i Carnival of Fools maturassero sempre più fino ad essere completamente consapevoli, sia di se stessi che del loro periodo storico: una lunga ed inesorabile descrizione di una caduta che non ha niente di spettacolare ma solo di patetico, rivelando i limiti e le menzogne di un periodo sin troppo incensato ma che da incensare non aveva proprio un bel nulla.

La cosa più bella è che, nel descrivere, i Carnival of Fools finirono per eclissarsi, sparire in se stessi, condannati all' oblio come quello che cercavano di reinterpretare in musica... E poi furono i La Crus e poi fu di nuovo l' oblio, e poi fu di nuovo la perdizione. 

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