Pisse "Dubai", 2024-Phantom Records
Se un suono, una nota, un urlo, ti si para di fronte apparendoti come una farsa, vai tranquillo che è Punk. Se si prende sul serio, tuttavia, diventa la farsa della farsa e, quindi, non è Punk.
Perché mi metto a fare il giudice del torto e dello sbagliato, del veritiero e del farsesco, del credibile e della sonora cazzata?
Semplice, perché mi piace questo disco e ho come la sensazione che quando apprezzi un disco così puoi capire molto altro ancora; non dico robe impossibili tipo il senso della vita o se è nato prima l' uovo o la gallina, però la speranza di svegliarsi una mattina e rendersi conto di aver capito qualcosa più che un cazzo direi che è percorribile.
I toni farseschi son segnati ineluttabilmente dagli intrecci felici, ma pur sempre farseschi, tra una base Punk Hardcore lineare e risicata con un synth onnipresente che non addolcisce il risultato ma, anzi, lo inasprisce ulteriormente. Ecco che finalmente ci si para di fronte una verità, secondo me, ineludibile su questo disco: ai Pisse non piace piacerti. Sono acidi, sono crudi, sono cattivi e, cosa ancora peggiore, lasciano sempre, dopo ogni loro ascolto, una sottile sensazione che ti stiano prendendo per il culo (non vorrei prendeste queste mie parole come foriere di un entusiasmo esagerato ed esagitato: son sicuro che, nella vita di tutti i giorni, i Pisse abbiano anche dei difetti)
Già il nome del gruppo, I Piscio, dà da pensare a senso, se si aggiunge poi la grafica della copertina, dove la parola Dubai (nota località turistica per stronzi) è rappresentata con lo stesso font utilizzato per i capi a firma Lonsdale (nota griffe iconica per skinhead), il pensiero si erge spontaneo sopra ogni cortina fumogena di dubbio: costoro prendono per il culo. Appurato ciò, che fai? Volgi il tuo sguardo altrove e ti vai ad ascoltare uno di quei gruppi seri, impediti al gioco dell' autoironia da una presunta, e mai spiegata veramente, credibilità Punk? Io farei pace con tutta questa giostra di rispettabilità e mi abbandonerei all' ascolto di questo bel disco che intreccia atmosfere aliene, le une dalle altre, sfiora il ridicolo perché ama il rischio ma non ci finisce mai sul serio, perché i Pisse sanno quel che fanno e oltretutto lo fanno benissimo. Un ascolto breve in quanto Punk, un ascolto intenso in quanto Punk, un ascolto deleterio un quanto Punk. Fa bene perché fa male perché fa bene.
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