Peace De Résistance"Lullaby For the Debris" La Vida Es Un Mus, 2024

https://peacederesistance.bandcamp.com/album/lullaby-for-the-debris

Io ho un problema che non è un problema: da qualche anno mi sono appassionato alla musica Soul, quella di Aretha Franklin, Otis Redding, James Brown, Wilson Pickett; non me ne intendo granché, vero, ma questo interesse, per quanto sia sempre abbastanza recente, mi ha modificato i metri di giudizio per la musica, anche quella che è estranea al Soul. Il fatto è che se non avverto una spiccata tensione sessuale in un disco, non riesco a provare interesse per questo. Insomma il Soul mi ha ricordato che non ci si può scordare la fisicità e l' orgasmo dei corpi che si dimenano durante un qualcosa che, come la musica, si affida principalmente ai tuoi centri nervosi.
Questo disco non c' entra nulla col Soul, ma c'entra invece molto con quello che, i miei primi passi in territorio Soul, mi hanno insegnato. 
Già dalla copertina, dove il suo autore sembra uscire da una sessione piuttosto accesa di sesso forzato, si avverte molto il fantasma di un erotismo vizioso, un Eros bilanciato con pari dosi di Thanatos .
È una danza macabra al ritmo di un Rock decadente sull'idea dell' Iggy Pop di New Values, il Lou Reed di Street Hassle o il Bowie di Heroes, che qui prende forma e si slancia perfezionando al millimetro le già intriganti intuizioni (sia musicali che, va da sé, erotiche) del precedente Bits and Pieces.
È un disco bollente, feticista, sadomasochista che esce in perfetta battuta con un'estate estenuante e, come l' estate, ti prende per sfinimento, ti fa cedere alle sue voglie dopo averti fatto arrendere al suo Glam vivisezionato al punto di poterne vedere lo scheletro. 
Un disco che espone vizi e perversioni, tutte cose che, di fronte ad amici, colleghi e conoscenti, non tarderemmo a definire disgustose, inaccettabili, ma che ascoltando queste note comprendiamo di amare e ci scopriamo finalmente desiderosi di attuarne in prima persona i vezzi e le voluttà. Scavando nella fossa comune dei desideri più reconditi, Peace de Résistance, attua un processo liberatorio e libertario: il sesso come atto politico, il sesso al centro di tutto, il sesso che altro non è se non il nostro unico baluardo eretto in difesa delle nostre passioni più primitive e ferine. 
Fate sesso, come più vi pare e piace, ma ascoltando Peace De Résistance che, aggiungendo quel che di politico, potrebbe aiutare le vostre prestazioni amorose a non essere uno stanco e consumato esercizio di consuetudine e ruoli rigidi.

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