Lumpy and the Dumpers"All Songs Of..."-Recordsaale, 2024

 https://saalepower2records.bandcamp.com/album/all-songs-of

Difficilmente i propri meriti si riscuotono mentre si è sempre in corsa; più facile è che si debba attendere qualche anno dal dissolvimento per ricevere l'opportuno riconoscimento. 

I Lumpy and the Dumpers sono stati uno dei gruppi che hanno fatto la storia del Punk Rock, solo che nessuno se ne è ancora reso conto a pieno.

Era il principio degli anni '10, quando un giovanissimo Martin Meyers (cantante dei Lumpy and the Dumpers, oggi nei Soup Activists), stufo di andare a dei concerti pieni di gente rimasta agli anni '80 che cantava roba del tipo "Fuck the cops, kill the pigs, smash the state, you were my friend but you stabbed me in the back" mise su il suo bravo gruppetto di ragazzi comuni come lui e, per pubblicarne le cassette, si inventò la Lumpy Records. Anziché cantare di polizia violenta, senza aver mai scambiato mezza parola con uno sbirro, e di fottere il sistema, senza neanche sapere perché e come si fa (sarà meglio invitarlo prima a cena, questo sistema? Così, giusto per rompere il ghiaccio...), Martin invita gli ascoltatori ad annusargli lo scroto, canta odi su moscerini dispersi in un pisciatoio o dell' antica pratica monella del pisciare nella vasca di una piscina... L' ironia risorge prepotente, la satira tira un sospiro di sollievo e la Lumpy Records inizia ad essere un punto di riferimento per una scena di Punk per niente macho e con una buona voglia di provare nuove soluzioni: Rik and the Pigs, Coneheads, Radiation Risks, Wad, Liquids, World, B.B. Eye...questi i nomi che troveranno nella Lumpy Records un comodo alloggio per le proprie stramberie. 

I Lumpy and the Dumpers sono stati questo e, forse, i tempi non sono ancora maturi per inserirli nell' olimpo dei gruppi fondamentali del Punk Rock, ma un giorno sicuramente ci saranno; la tedesca Recordsaale (costola della Turbo Discos) inporta avanti col lavoro e caccia fuori una cassetta con su l' intero registrato dei Dumpers: 35 pezzi!!! La quantità dei brani mi fa pensare a quelle raccolte anni '90/'00 con su l' intera discografia piuttosto comune tra i gruppi Grind/Fast Core/Power Violence, antologie sonore dove una sequela infonita di pezzi velocissimi, distortissimi, urlatissimi e tutti drammaticamente uguali si susseguivano annichilendo ascoltatore e convincendolo a passare immediatamente al canto gregoriano; coi Lumpy and the Dumpers non si corre questo rischio: una creatività sfrenata asservita alla semplicità e al senso della misura. Un disco Punk per come dovrebbe essere, un disco Punk che fa anche da riassunto ideale per una stagione straordinaria, la cui epopea è arrivata qui in italia sempre in maniera troppo frammentaria e disordinata per poter essere apprezzata e celebrata come di dovere.

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