Chris Burns and his Going Concerns"Kablooey!"-Celluloid Lunch, 2024
https://celluloidlunch.bandcamp.com/album/kablooey
Sul Bandcamp dell' etichetta, la Celluiloid Lunch, c'è scritto che Chris Burns ha fondato il suo primo gruppo nel 1982, a soli 15 anni. Me lo immagino, pieno di brufoli, in un Canada inglese ricoperto di gente coi capelli cotonati e scritte al neon, un odio ingenuo ma vero per tutto quello che lo circondava, seduto sul letto di camera sua, flyer dei concerti di D.O.A., Subhumans, Diodes, Forgotten Rebels alle pareti, suonare la chitarra e provare in tutti i modi a diventare come Joey Shithead... Abbiamo tutti dei modelli, poco da fare, e il momento più brutto è quando ti accorgi che non potrai mai essere come loro. Subito dopo arriva quello più bello però, solo che te ne accorgi dopo un bel po' di tempo: a quel punto sei costretto ad essere te stesso. Cerchi una via personale, ti affini negli ascolti, segui più un tuo sentire personale che quello che si aspettano tutti da te, leggi dei libri, guardi dei film...un giorno ti svegli, ti guardi allo specchio e, in quella faccia un po' provata, per la prima volta, ti riconosci e inizi a fare dischi come questo. Non che questo sia il primo, tanto per chiarirci: negli ultimi anni Chris ha sfornato, coi Thee Retail Simps, tutta roba eccezionale, un concentrato di Rolling Stones, Captain Beefheart, Can e Velvet Underground senza paragoni né precedenti...
Stavolta pare più voler prendere in consegna certo Country/Roots Rock, alla Neil Young giusto per fare un nome, per farlo a pezzi, realizzare dei puzzle senza seguire la coerenza dell' immagine ma solo la volontà rappresentativa che si ha in testa: nessuno ha mai inventato niente, il punto è sempre stato essere dei validi serial killer con tanti bei dischi archiviati negli scaffali di camera; bei dischi da mettere sul piatto, amarli memorizzarli e poi, come dei bravi amanti, farli a pezzi, metterne i trofei nel frigorifero, aspettare finché non si è colti da profonda ispirazione, prendere quei trofei e metterli insieme per creare statue che nulla hanno in comune con quello che erano prima.
Chris non sarà mai Joey Shithead ma, a questo punto, potrebbe pure fregarsene: anche con questo disco lascia un' impressione di sé come di un musicista vivace, sempre disposto ad essere colpevole di stupore ed un entusiasmo; una persona, insieme alla sua banda, capace di evolversi, cambiare, rimettersi in gioco ad ogni sua uscita.
Una di quelle persone che sa per certo, e non a torto, che il Rock N Roll non va mai dato per scontato.
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